Locandina Film I PUGNI IN TASCA

I PUGNI IN TASCA

Film

Drammatico

50° ANNIVERSARIO

diMarco Bellocchio

conLou Castel (Ale), Paola Pitagora (Giulia), Marino Masé (Augusto), Pierluigi Troglio (Leone), Liliana Gerace (madre), Jeannie Mac Neil (Lucia), Mauro Martini (bambino), Gianni Schicchi (Tonino), Alfredo Filippazzi (dottore)

durata: 107 min. produzione: ITA (1965)

Link al sito: http://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/i-pugni-in-tasca

Regia: Marco Bellocchio. Sceneggiatura: Marco Bellocchio. Fotografia: Alberto Marrama. Montaggio: Aurelio Mangiarotti [Silvano Agosti]. Scenografia: Rosa Sala. Costumi: Gisella Longo. Musica: Ennio Morricone. Interpreti: Lou Castel (Ale), Paola Pitagora (Giulia), Marino Masé (Augusto), Pierluigi Troglio (Leone), Liliana Gerace (madre), Jeannie Mac Neil (Lucia), Mauro Martini (bambino), Gianni Schicchi (Tonino), Alfredo Filippazzi (dottore). Produzione: Enzo Doria per Doria Cinematografica. Restaurato da Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata con il sostegno di Giorgio Armani Il tormentato rampollo di una ricca famiglia di Bobbio uccide la madre paralitica e il fratello minorato, confidando nella complicità morbosa che lo lega da sempre alla sorella. Il folgorante, crudele esordio di Marco Bellocchio infierisce con rabbia e disperazione contro la famiglia, il cattolicesimo e altre colonne portanti della borghesia italiana. In equilibrio fra adesione e distacco dalla folle lucidità del protagonista, Bellocchio prefigura alcuni umori del '68. A cinquant'anni di distanza mantiene intatta la propria modernità e carica corrosiva. "Marco Bellocchio ha dato fondo in questo suo I pugni in tasca a tutto ciò che di solito costituisce il mondo della giovinezza. In questo film c’è di tutto, davvero: odio e amore della famiglia, ambiguità dei rapporti fraterni, attrazione verso la morte, entusiasmo per la vita, volontà astratta di azione, furore impotente, malinconia morbosa, violenza profanatoria e infine, a sfondo di tutto questo, il senso cupo e fatale di una provincia senza speranza" (Alberto Moravia).

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