Apollo 11
Film
Documentario
LA CELEBRAZIONE DEL LAVORO DI UN DREAM TEAM CHE RAGGIUNSE CON CAPARBIETÀ UN TRAGUARDO STORICO, IRRIPETIBILE, QUASI SURREALE.
diTodd Douglas Miller
conNeil Armstrong, Michael Collins, Buzz Aldrin, Deke Slayton, Clifford E. Charlesworth, Bruce McCandless II, H. David Reed
durata: 93 min. produzione: U.S.A. (2019)
Link al sito: http://www.nexodigital.it/apollo-11/
La vicenda di quel 20 luglio 1969, riproposta dal film documentario di Todd Douglas, è come se rivivesse due volte, al di là dell'enorme importanza storica di quell'impronta sul terreno della luna, - che è forse una delle immagini regine di tutto il novecento - gli americani offrirono al mondo una narrazione di tecnica che sembrava impossibile, 50 anni fa. Adesso arriva il 4K per un'ulteriore magia.
Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins ritornano, giovani e attivi, a raccontare quel miracolo. Tutelati dall'enorme lavoro della produzione e della regia.
L'uomo sulla luna, in quell'anno, era qualcosa che si stava organizzando da tempo, ma che apparve come un salto impossibile della tecnica e del progresso. Si pensava che fosse troppo presto. E così, è notorio, nacquero i sospetti dei complottasti: l'impresa non era vera, era solo un trucco televisivo riuscito. Invece il miracolo ci fu. E il mondo, tutto, per quella notte si coagulò attonito in quelle scene dei tre uomini, e il mondo tutto, nella sua parte libera e in quella opposta, si ritrovò unito rispetto a una vicenda che andava oltre le possibilità di emozione di noi umani. Chissà se in futuro ci sarebbe stato ancora qualcosa di simile. Certo, erano gli Stati Uniti a "vincere" ma in quel momento gli americani si ritrovavano miliardi di alleati al fianco.
Il racconto parte dal lavoro di una squadra perfetta come quella della Nasa, dal procedere, passo dopo passo verso quel traguardo "surreale". Il valore del film sta anche nell'estetica immutabile di quegli anni. Si comincia da un gruppo di spettatori nel deserto del Texas in attesa di vedere da lontano il lancio della navicella. Donne e uomini eleganti, grandi occhiali, abiti a fiori e borse firmate per le signore... anche questo faceva parte di quell'evento. Il pubblico era li in attesa che qualcosa si compisse. E sì qualcosa di straordinario è accaduto.
Questo film racconta minuziosamente e con pathos anche questi momenti apparentemente più leggeri, di ciò che stava intorno all'avventura di Armstrong e Aldrin giunti sul suolo lunare, controllati dall'alto dal pilota Collins che, una volta solo per qualche ora, racconta di un paesaggio come quello del deserto americano, ma intriso di una solitudine speciale. Non erano però soli questi tre eroi. Erano appoggiati e accompagnati, passo dopo passo, da un team di migliaia di persone che, dagli uffici tecnici della Nasa, non perdevano un segnale, non mollando mai la tensione e lo spirito giusto.
Di questo raccontano le centinaia di ore girate su pellicola in formato 70 mm che recentemente un archivista del National Archives and Records Administration americano (Nara) ha scovato e mostrato al pubblico. Chilometri di pellicola restaurati e digitalizzati con tecnologia 4K da far sembrare il Grande Fratello un fake girato male, uniti a undicimila ore di dialoghi sulla missione: quello sbarco lunare assorbe lo spettatore incredulo, quasi come lo era allora.
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