Baby Boss
(The Baby Boss)
Film Ragazzi
Animazione
Il film si misura con molte paure reali e definisce l'amore non come un grafico (aziendale) a torta ma come un intero infrazionabile.
diTom McGrath
con (voci originali): Alec Baldwin, Steve Buscemi, Jimmy Kimmel, Lisa Kudrow, Tobey Maguire, Miles Christopher Bakshi, James McGrath, Conrad Vernon, ViviAnn Yee, Eric Bell Jr.
durata: 97 min produzione: U.S.A. (2017)
Link al sito: http://www.babybossfilm.it/
di Rosanna Donato Voto: 7.5
Non perdetevi Baby Boss al cinema, la divertente commedia animata adatta a grandi e piccoli.
Il film si basa sui cambiamenti che si presentano in una famiglia nel momento in cui arriva un nuovo bebè in casa. Il tutto viene raccontato dal punto di vista fantasioso di un bambino di 7 anni di nome Tim, figlio unico che non vede di buon occhio il lieto evento.
Particolarità della pellicola è la presenza di un bambino fuori dal comune, vestito in giacca e cravatta e con a seguito una ventiquattrore. Quest’ultimo è stato mandato in missione dalla Baby Corp per capire cosa sta complottando il proprietario di un’altra azienda, il quale sta cercando di far chiudere la loro impresa che sforna a tutto andare bambini per le famiglie che li desiderano. E se il desiderio di diventare genitori per l’arrivo di un cucciolo fuori dal comune svanisse? Sappiamo bene quanto ormai le persone vedano gli animali come un piccolo essere da accudire, ma se ciò compromettesse il fattore natività nel mondo? Bisogna fare qualcosa e il piccolo bebè, con aiuto dell’odiato fratello, farà di tutto per evitare che ciò accada e diventare un giorno il leader della Baby Corp.
Il film d’animazione diretto da Tom McGrath è molto particolare perché si avvale di una sceneggiatura semplice a livello di sintassi (l’utilizzo di un linguaggio chiaro è ideale per la comprensione di un bambino), diretta e per nulla banale. La pellicola ci pone di fronte a battute leggere e allegre, volte unicamente a divertire il piccolo pubblico.
Nonostante questo, il regista ha pensato anche ai giovani e adulti, inserendo al suo interno dinamiche che spesso incontriamo nella vita di ogni giorno e che soprattutto i genitori possono comprendere e magari capire, anche solo dai primi dialoghi e inquadrature, come possa sentirsi un bambino trascurato o che prova un senso di pericolo a causa dell’arrivo di un nuovo arrivo nella propria famiglia. La gelosia, l’amore, l’odio, sono tutti sentimenti che Baby Boss tocca, talvolta da vicino e talvolta in lontananza. È raro che le emozioni provate dai personaggi presenti, a partire dal piccolo Tim che narra la storia attraverso uno sguardo dal quale emerge una grande preoccupazione per il suo futuro, non vengano mostrate appieno.
Questo perché Tom McGrath ha voluto realizzare un progetto rivolto per lo più ai bambini, ricordandosi però che per gli adulti l’approfondimento di certe dinamiche e di alcune tematiche fondamentali è importante al fine di trovare un punto di incontro con i propri figli.
Come abbiamo anticipato, inoltre, il film d’animazione è in grado di divertire un pubblico più vasto grazie alla presenza di battute intelligenti e gag esilaranti.
Contribuisce alla riuscita di Baby Boss la presenza di un cast di doppiatori che sa il fatto suo. Già dal timbro di voce si intuisce lo stato d’animo dei personaggi coinvolti e attraverso di esso emerge anche il loro reale carattere.
Tutte le figure presenti nella pellicola sono caratterizzate nei minimi particolari: dall’espressione alla loro linea di pensiero, ma siamo sicuri che quest’ultimo non possa cambiare? Siamo certi che quello che desideriamo da sempre sia la cosa migliore per noi?
Nel film emerge anche il tema della rivalità che può venirsi a creare tra fratelli quando il loro posto in famiglia viene messo a rischio, o meglio nel momento in cui si rende conto di poter essere messo in secondo piano. Un pensiero dettato unicamente dalla paura, ma dal quale può venire fuori qualcosa di buono.
Infine, troviamo come tematica (solo citata e mai approfondita) l’abbassamento dell’indice di natività nel mondo. Un tema importante a cui non viene dato il giusto peso, ma questa scelta è comprensibile dato che stiamo parlando di un progetto destinato principalmente ai bambini.
Il film si basa sui cambiamenti che si presentano in una famiglia nel momento in cui arriva un nuovo bebè in casa. Il tutto viene raccontato dal punto di vista fantasioso di un bambino di 7 anni di nome Tim, figlio unico che non vede di buon occhio il lieto evento.
Particolarità della pellicola è la presenza di un bambino fuori dal comune, vestito in giacca e cravatta e con a seguito una ventiquattrore. Quest’ultimo è stato mandato in missione dalla Baby Corp per capire cosa sta complottando il proprietario di un’altra azienda, il quale sta cercando di far chiudere la loro impresa che sforna a tutto andare bambini per le famiglie che li desiderano. E se il desiderio di diventare genitori per l’arrivo di un cucciolo fuori dal comune svanisse? Sappiamo bene quanto ormai le persone vedano gli animali come un piccolo essere da accudire, ma se ciò compromettesse il fattore natività nel mondo? Bisogna fare qualcosa e il piccolo bebè, con aiuto dell’odiato fratello, farà di tutto per evitare che ciò accada e diventare un giorno il leader della Baby Corp.
Il film d’animazione diretto da Tom McGrath è molto particolare perché si avvale di una sceneggiatura semplice a livello di sintassi (l’utilizzo di un linguaggio chiaro è ideale per la comprensione di un bambino), diretta e per nulla banale. La pellicola ci pone di fronte a battute leggere e allegre, volte unicamente a divertire il piccolo pubblico.
Nonostante questo, il regista ha pensato anche ai giovani e adulti, inserendo al suo interno dinamiche che spesso incontriamo nella vita di ogni giorno e che soprattutto i genitori possono comprendere e magari capire, anche solo dai primi dialoghi e inquadrature, come possa sentirsi un bambino trascurato o che prova un senso di pericolo a causa dell’arrivo di un nuovo arrivo nella propria famiglia. La gelosia, l’amore, l’odio, sono tutti sentimenti che Baby Boss tocca, talvolta da vicino e talvolta in lontananza. È raro che le emozioni provate dai personaggi presenti, a partire dal piccolo Tim che narra la storia attraverso uno sguardo dal quale emerge una grande preoccupazione per il suo futuro, non vengano mostrate appieno.
Questo perché Tom McGrath ha voluto realizzare un progetto rivolto per lo più ai bambini, ricordandosi però che per gli adulti l’approfondimento di certe dinamiche e di alcune tematiche fondamentali è importante al fine di trovare un punto di incontro con i propri figli.
Come abbiamo anticipato, inoltre, il film d’animazione è in grado di divertire un pubblico più vasto grazie alla presenza di battute intelligenti e gag esilaranti.
Contribuisce alla riuscita di Baby Boss la presenza di un cast di doppiatori che sa il fatto suo. Già dal timbro di voce si intuisce lo stato d’animo dei personaggi coinvolti e attraverso di esso emerge anche il loro reale carattere.
Tutte le figure presenti nella pellicola sono caratterizzate nei minimi particolari: dall’espressione alla loro linea di pensiero, ma siamo sicuri che quest’ultimo non possa cambiare? Siamo certi che quello che desideriamo da sempre sia la cosa migliore per noi?
Nel film emerge anche il tema della rivalità che può venirsi a creare tra fratelli quando il loro posto in famiglia viene messo a rischio, o meglio nel momento in cui si rende conto di poter essere messo in secondo piano. Un pensiero dettato unicamente dalla paura, ma dal quale può venire fuori qualcosa di buono.
Infine, troviamo come tematica (solo citata e mai approfondita) l’abbassamento dell’indice di natività nel mondo. Un tema importante a cui non viene dato il giusto peso, ma questa scelta è comprensibile dato che stiamo parlando di un progetto destinato principalmente ai bambini.
La frase dal film:
- "Mi hanno mandato in missione dall'alto"
- "Sei il bambino Gesù?"
- "Mi hanno mandato in missione dall'alto"
- "Sei il bambino Gesù?"
Recensione da: