BERNINI
Film
Documentario
UN FILM CHE OMAGGIA BERNINI ATTRAVERSO LA POTENZA DELLE IMMAGINI: LA PERFEZIONE NON PUĂ’ ESSERE SPIEGATA
diFrancesco Invernizzi
conAnna Coliva, Luigi Ficacci, Andrea Bacchi
durata: 87 MIN. produzione: ITA (2018)
Link al sito: http://www.magnitudofilm.com/it/works/bernini/
Recensione di Rossella Farinotti
Gli artisti che restituiscono nuovi punti di vista sulle cose, differenti prospettive e visioni, sono quelli che cambiano la storia. Gian Lorenzo Bernini è uno di questi. Lo scultore barocco che ha mutato la nostra cultura attraverso un utilizzo impressionante del marmo che, plasmato dalle sue mani e dai gesti fermi e potenti, sembra ancora oggi reale. Bernini è stato un rivoluzionario per il talento stilistico e per il modo in cui ha personalizzato i suoi soggetti: non più miti tutti uguali, ma donne e uomini dalle espressioni fortemente umane e dalle azioni in movimento, seppur in una materia scolpita e ferma, bloccata.
"Ho incontrato uomini come chi mi ha protetto. Papi, come quelli che ho vissuto e i nove che con loro mi hanno voluto. E la terra, prima del marmo, che ho plasmato per darle forma di angeli, leoni e fontane"
G. L. Bernini
Lo scultore di origini napoletane, ma romano d'adozione, nelle sue opere racconta miti, umanità e natura attraverso episodi noti e allegorie che diventano reali: le espressioni delle sculture di Gian Lorenzo Bernini non sono convenzionali e statiche, come quelle del passato, ma diventano dense e drammatiche. Come narra la voce fuori campo nella conclusione di Bernini - un documentario strutturato su ricche immagini dettagliate delle opere dello scultore barocco, scandite attraverso un'ampia analisi e lettura delle forme e dei simboli - questa storia risale a quattro secoli fa, a quando un bambino giocava nella bottega del padre scultore, Pietro Bernini, realizzando piccoli ritratti di umanità e natura.
Quel bambino era Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), l'uomo che ha poi creato, dall'età di 17 anni, opere straordinarie rilanciando il periodo barocco a Roma. Il documentario si focalizza sui capolavori all'interno della mostra a Villa Borghese, uno dei luoghi dove a Roma è possibile vivere le opere del Bernini assorbendone i dettagli e la lavorazione.
La Trasverberazione di Santa Teresa d'Avila - collocata nella chiesa di Santa Maria della Vittoria -, l'Estasi della beata Ludovica Albertoni, il David, il Fauno molestato dai cupidi - opera realizzata a quattro mani con il padre Pietro -, il Ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, quell'Ermafrodito dormiente posato su un materasso moderno, che appare reale... queste alcune delle opere minuziosamente analizzate dalla storica dell'arte Anna Coliva che rende la materia marmorea plasmata da Bernini una fonte di narrazione in movimento.
Bernini è qui raccontato attraverso fotogrammi interamente dedicati all'estetica delle sculture, perché ancora oggi non c'è spiegazione nella perfezione di alcune forme e dettagli scolpiti dal maestro. Tra fotogrammi dedicati al marmo e alle espressioni dei soggetti ritratti, il film racconta la figura di Bernini che spicca in una Roma barocca dominata dai pittori.
Artisti come Caravaggio, Carracci, Rubens che Bernini decide di sfidare attraverso il mezzo della scultura. Dalla sua prima committenza pubblica del Cardinale Barberini, ai bozzetti, ai progetti urbanistici come i campanili ai lati della facciata di San Pietro, fino al passaggio dalla scultura manierista a quella barocca, dove il Bernini attua la sua rivoluzione con un punto di vista privilegiato sull'opera, che crea una vera e propria sensualità nelle espressioni. Gian Lorenzo ha lavorato sulla multiformità e verità della natura. Come non ha poi fatto nessun altro.
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