Locandina Film Breve storia d'amore

Breve storia d'amore

Film

Commedia

Un esordio che guarda alle relazioni senza falsi moralismi e segna la nascita di un'autrice curiosa e coraggiosa.

diLudovica Rampoldi

concon Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano, Valeria Golino, Massimo De Lorenzo.

durata: 100 Min. produzione: ITA (2025)

Link al sito: https://www.mymovies.it/film/2025/breve-storia-damore/

Lea è una giornalista e ha scritto "un inutile libro sull'amore", ha un marito attore, una figlia piccola e un pesce morto nell'acquario. Quando si sente triste - di recente quasi sempre - va nel primo posto che trova su Google Maps per chiacchierare con quegli sconosciuti con cui è gentile, "come tutti". Rocco da 19 anni ha una moglie psicologa e ogni venerdì sera si sfoga su un ring, alternando le botte date e prese alle partite di scacchi, che conclude con "matto al terzo round".

Lea e Rocco si incontrano in un bar, di quelli scelti "random" da lei, e lui finisce per accompagnarla a casa in macchina. Si baciano, ed è l'inizio di un'avventura che potrebbe essere casuale, oppure no. La loro storia seguirà una serie di capitoli più (o meno) prevedibili, che riguardano la sete di avventura, i limiti oltre i quali una storia di sesso diventa una relazione, e certe scelte molto sbagliate, che però forse sono anche salvifiche, se rimettono in moto il cuore. Del resto, cosa c'è di più importante dell'amore?

La sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, che ha cofirmato, fra gli altri, i film Il traditore e Falcon di Marco Bellocchio, e le serie 1992 (e seguiti), GomorraIn TreatmentEsterno notte e The Bad Guy, debutta alla regia con Breve storia d'amore, da lei scritto e diretto: ed è un debutto interessante, perché tratta temi scivolosi di cui Rampoldi riproduce l'ambiguità, al netto di imbarazzanti voyeurismi.

La storia è piena di improbabilità, dalla casa sontuosa in cui vivono una giornalista precaria e un attore, alle abitudini del venerdì di Rocco, all'apparente carenza di deontologia professionale della psicologa (la professione più bistrattata dal cinema italiano recente), alle frequentazioni del poligono di tiro.

Ma sottotraccia c'è un desiderio reale di guardare alle relazioni senza falsi moralismi, e di farlo da un punto di vista femminile, utilizzando i meccanismi del thriller per scoperchiare il vaso di Pandora dei non detti e degli inganni che accomunano molte coppie in una sorta di imbrigliamento delle rispettive pulsioni vitali. Questa "breve storia d'amore" potrebbe svolgersi tutta nella mente di Lea, o di Rocco, la cui vita "va bene così" quando invece non va bene per niente, e "l'architettura del pensiero" di entrambi è quella che ci getta "in mezzo alla tempesta" senza saperlo (ma non senza volerlo).

 

Rampoldi adotta uno sguardo da entomologa (non a caso al centro della vicenda c'è un formicaio) e un commento musicale (di Fabio Massimo Capogrosso) da "Pierino e il lupo" per raccontare un quartetto di esseri umani che ritengono di "meritarsi un'altra vita, più giusta e libera se vuoi", seguendo il loro muoversi impazzito in cerca di una via d'uscita, con la paura di perdere definitivamente se stessi, prima che i rispettivi compagni.

Breve storia d'amore non ha la raffinatezza sospesa né la crudeltà sottile dei tanti film francesi che hanno parlato della volontà di "spaccare tutto" in famiglia pur di ritrovarsi (dall'inarrivabile Gli amanti di Louis Malle fino al recente L'ultima estate di Catherine Breillat), ed è un esordio più interessante che riuscito, ma segnala un'autrice (di film suoi) in divenire, curiosa, vitale e apprezzabilmente coraggiosa.

Recensione da:

di Paola Casella