Cena con delitto - Knives Out
(Knives Out)
Film
Drammatico
Un cast d'eccezione per un thriller divertito e divertente, che gira a meraviglia come i gialli di una volta.
diRian Johnson
conDaniel Craig, Chris Evans, Ana De Armas, Jamie Lee Curtis, Christopher Plummer, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette, Katherine Langford, LaKeith Stanfield, M. Emmet Walsh
durata: 131 min. produzione: U.S.A. (2019)
Link al sito: https://knivesout.movie/
Recensione di Tommaso Tocci
Harlan Thrombey, romanziere, editore e carismatico patriarca di una bizzarra famiglia allargata, è morto. Scoperto dalla giovane cameriera Marta la mattina dopo un'imponente festa di compleanno per i suoi 85 anni, il cadavere eccellente ha la gola tagliata ma sembra essere il frutto di un suicidio. La lussuosa villa di campagna di Thrombey vede l'arrivo di due ispettori di polizia, dell'investigatore privato Benoit Blanc, e dei familiari del ricco imprenditore, guidati dai figli Linda e Walter e dalla nuora Joni. Con un'eredità che fa gola a ognuno di loro, e con un'indagine che gratta sotto la superficie degli eventi, la costernazione lascia velocemente il posto al sotterfugio e al pregiudizio.
C'è una profonda voglia di divertimento alla base di Cena con Delitto, rivisitazione di un giallo vecchio stampo alla Agatha Christie in cui il filo del godimento sfacciato parte dal marketing del film, passa per il gioco corale di un cast d'eccezione, e arriva fino all'intento iniziale del regista Rian Johnson.
Triturato dal macchinario dell'intrattenimento globale per non essere andato troppo sul sicuro con il suo Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi, Johnson trova in Cena con Delitto l'occasione di divertirsi in modo sicuro e circoscritto, aggiornando al presente un genere dallo spirito demodé come il murder mystery.
Teletrasportandosi nel passato, non per uccidere se stesso come in Looper, ma per inseguire la gioia degli esordi che lo portava a sperimentare con le regole del racconto, Johnson va ad abitare con profitto "in un tabellone di Cluedo" come del resto fa il buon Christopher Plummer, che vuole essere al tempo stesso un padre attento e un narratore birichino, esercitando in entrambi i casi un controllo assoluto sulla storia sua e degli altri.
Ciò che rotola fuori dalla scatola del gioco da tavolo non cambia mai: in questo caso una villa isolata piena di trucchi, un delitto, un detective e un gruppo di sospettati che si accusa a vicenda. Un Daniel Craig dal sinuoso accento del sud guida le danze nella grande tradizione degli indagatori cinematografici che sgonfiano il proprio genio con un po' di goffaggine, mentre al suo fianco la sincerità normale e senza rigurgiti di Ana de Armas è la vera protagonista. E se lo spazio dato al suo personaggio sembra tradire la promessa iniziale di mettere al centro della scena la celebrità e il virtuosismo del resto del cast, tale è proprio il commento "meta" di Rian Johnson, che spinge via il privilegio della vecchia America bianca in favore della ragazza di famiglia immigrata.
Più di un semplice omaggio progressista, il livore un po' sprecato dei vari Jamie Lee Curtis, Michael Shannon e Toni Collette è significativo all'interno di un genere da sempre inscindibile dalla sua venatura upper-class. Johnson la interroga da una prospettiva contemporanea, ma senza rompere l'incantesimo di un colpo di scena rivelato davanti al camino.
A differenza del quasi omonimo (nel titolo italiano) Invito a cena con delitto, che nel 1976 seppelliva nell'assurdo sia un cadavere che il filone stesso, l'allegra banda di ipocriti che si riunisce a casa Thrombey dà vita a un intrigo autentico che funziona proprio come quelli di una volta.
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