Locandina Film Hikikomori

Hikikomori

Film

Drammatico

il primo esempio in Italia di pellicola proiettata attraverso il sistema Digima

diGianluca Olmastroni

conAdamo Rondoni, Olivia Fontani, Tania Pedini, Roberto Pastore, Simone Martino

durata: 80 Min. produzione: ITA (2006)

Link al sito: http://www.dmcommunication.net/

Prodotto dalla DM Communication, Hikikomori, del giovane regista Gianluca Olmastroni, è il primo esempio in Italia di pellicola proiettata attraverso il sistema Digima, che consente di inviare nelle sale cinematografiche film e spettacoli in Alta Definizione e con sonoro Dolby Digital 5.1. Se negli Stati Uniti questa pratica è già largamente affermata da molti anni, in Italia sono purtroppo solo quattro le sale che posseggono i requisiti per accoglierla, rispettivamente a Roma, a Milano, a Bari e a Verbania (che è la sede della Digima). Questa tecnologia, infatti, permetterebbe ad un film girato in digitale di essere proiettato nello stesso formato di produzione senza alcuna perdita del valore estetico, in modo che, pur non facendo uso della costosissima pellicola, si possa comunque garantire un'ottima qualità di immagine nella proiezione su grande schermo (negli Stati Uniti non si usa, infatti, solo per film indipendenti, ma è lo stesso George Lucas, ad esempio, ad averla adottata per la sua ultima trilogia di Star Wars).

Per la presentazione del sistema Digima, l'Italia ha scelto l'opera di un regista emergente come Gianluca Olmastroni, già vincitore nel 2004, con Scene da un nuovo mondo, del premio speciale nella sezione medio e lungometraggio dello Jonio International Film Festival. Questa sua nuova pellicola, Hikikomori, prende spunto dal nome con cui in Giappone si indica una patologia associata a giovani adolescenti solitari e alienati rispetto alla società. L'introverso protagonista, un trentenne commesso in un negozio di elettronica di consumo, dà vita, infatti, ad una quotidiana storia di profonda solitudine, in un mondo globalizzato dove le nuove tecnologie della comunicazione non fanno altro che allontanare l'individuo dal prossimo, chiudendolo in una sfera di fili elettrici e megabyte, attraverso cui i sentimenti non trovano sbocco e vengono soffocati. "Questo lavoro", ha sottolineato il produttore Luca Tornatore, "vuole essere il primo di una serie di film prodotti con risorse limitate ma che rientrino nei costi, in modo da poter avere libertà di espressione e non essere condizionati dal ritorno economico necessario alle grandi produzioni".

Un'interessante lavoro come quello di Hikikomori, che sarà messo in vendita sul sito della DM Communication in concomitanza con la proiezione in cinema d'essai, vuole essere un esperimento con lo scopo di testare la presa sul pubblico di questa nuova tecnologia, così da portene eventualmente incrementare la diffusione e la conoscenza e, magari in futuro, poterla sviluppare nel migliore dei modi. Il sistema Digima potrà infatti essere sicuramente un mezzo valido per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del cinema, in quanto dà la possibilità a tutti di esprimersi con risorse e costi limitati. Sarebbe sicuramente una nuova frontiera per il cinema italiano, che avrebbe in questo modo maggiori opportunità di scoprire giovani talenti o nuove realtà, e di offrire loro uno spazio maggiore rispetto a quello esiguo che ancora oggi hanno molti degli artisti emergenti. Un passo nel frattempo già è stato fatto, tra l'altro con un'opera molto interessante come quella del venticinquenne Olmastroni, ma rimaniamo nella speranza che questo nuovo sistema si sviluppi e venga promosso nella maggior parte dei circuiti di proiezione, magari con velocità maggiore di quella con cui solitamente avvengono molti cambiamenti nel nostro paese.

Recensione da:

RIVISTAONLINE.COM