Il gladiatore 2
(Gladiator 2)
Film
Azione, Avventura
Ridley Scott torna a calpestare la polvere del Colosseo. La storia è uguale e contraria e lo spettacolo è assicurato.
diRidley Scott
concon Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielsen, Denzel Washington, Djimon Hounsou.
durata: 150 Min. produzione: GB (2024)
Link al sito: https://www.mymovies.it/film/2024/il-gladiatore-2/
Sono passati sedici anni dalla morte di Marco Aurelio e Roma è sotto il governo tirannico e corrotto di Geta e Caracalla, imperatori fratelli, quando, dalla Numidia, con un carico di schiavi, arriva in città il misterioso prigioniero di guerra Annone, che si fa subito notare per le sue capacità nella lotta e viene scelto come gladiatore da Macrino, ambizioso consigliere dell'Impero. La vittoria nei combattimenti può fare di Annone un uomo libero, ma tutto ciò a cui il giovane sembra aspirare è la vendetta nei confronti del generale Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di Arishat, sua amata sposa.
Ventiquattro anni dopo l'exploit de Il gladiatore, Ridley Scott torna a calpestare la polvere del Colosseo (ma in verità il suolo è quello di Malta e del Marocco) per raccontare una storia uguale e contraria: non un grande generale che diventa schiavo, dunque, ma viceversa.
Ad accompagnarlo, stavolta, non un attore da consacrare a star ma un interprete già molto apprezzato, da pubblici anche diversi, che permette a Scott di portare sullo schermo quell'umanità che rischiava pesantemente di mancare, in un contesto in cui il digitale spadroneggia e inaridisce tutto ciò che investe. Scimmie mannare, squali tigre, rinoceronti drogati: le prove della via dell'eroe si strutturano come livelli di un gioco grandguignolesco, mentre, nel segreto dell'animo, il nostro fa pace col passato traumatico e si prepara a prendere in mano il ruolo a cui è predestinato dalla nascita.
La rabbia di Achille e l'infanzia di Luke Skywalker si assommano dunque nella figura di Lucio Vero Aurelio, mentre il fantasma di Massimo Meridio aleggia goffamente sul tutto come un modello da non dimenticare. E il problema del film sta proprio lì: nella ricerca spasmodica di quel qualcosa che possa richiamare il primo capitolo, e garantire possibilmente lo stesso successo. Da qui la ripetizione forzata di frasi non proprio originali ("Forza e onore!") affinché si tramutino in tormentoni, lo sfoggio di battaglie navali e teste mozzate; tra sviste storiche e consuetudini hollywoodiane sempre più stridenti e difficili da digerire (come le scritte in inglese sui muri romani).
Introdotto impropriamente come un sognatore, il personaggio interpretato da Paul Mescal appare in realtà più disilluso del suo predecessore, e si direbbe sacrificarsi per il bene comune per mancanza di alternative, essendo rimasto l'unico sobrio in un mondo di politicanti ubriacati dalla sete del proprio tornaconto.
Il Gladiatore 2 è, dunque, ancora e sempre la storia della nascita di una nazione, l'America, che spettacolarmente progredisce di pari passo con le conquiste della tecnologia, ma il cui afflato epico appare oggi più debole e incerto.
Recensione da:
di Marianna Cappi