L'angelo azzurro in V.O. sottotitolata e restaurata
(Der Blaue Engel)
Film
Drammatico
"Lola Lola" Dietrich in un capolavoro divenuto un cult.
diJosef von Sternberg
concon Marlene Dietrich, Emil Jannings, Kurt Gerron, Rosa Valetti, Hans Albers.
durata: 104 min. produzione: Germania (1930)
Link al sito: https://www.mymovies.it/film/1930/langelo-azzurro/
Il professor Immanuel Rath è estremamente esigente con i suoi studenti che lo dileggiano in sua assenza. Quando scopre che sono degli ammiratori della bella Lola Lola, che si esibisce nel cabaret "L'angelo azzurro", decide di andare a verificare sul posto come sia questo elemento di distrazione. Ne verrà attratto al punto di sposarla e lasciare per lei l'insegnamento. La decisione non sarà senza conseguenze.
Il capolavoro di von Sternberg costituisce l'esempio classico di un duraturo connubio a prima vista tra regista e attrice.
Quando Josef von Sternberg viene chiamato dalla Paramount a dirigere questo film non ha alle spalle successi al botteghino. Ha però una collaborazione già avviata con Emil Jennings con il quale ha già lavorato per Crepuscolo di gloria. Per portare sullo schermo il romanzo di Heinrich Mann "Professor Unrat" occorre una protagonista che abbia le caratteristiche necessarie e sia in grado di bucare lo schermo.
Le candidate sono diverse, a partire da Lucie Mannheim sponsorizzata dal produttore dell'UFA Erich Pommer. Alla fine la scelta cade sulla ventinovenne Marie Magdalene "Marlene" Dietrich che il regista vede in scena nella rivista musicale "Zwei Krawatten". Solo lei potrà diventare la Lola Lola a cui lui pensa dopo aver sostanziosamente rivisitato il testo di Mann (con il consenso dell'autore) focalizzandosi sul rapporto tra la cantante e il professore. Il cui interprete non ci metterà molto ad accorgersi della profonda intesa che c'è tra von Sternberg e la Dietrich e reclamerà le dovute attenzioni. Questo film sarà il suo canto del cigno.
A proposito di canto va ricordato che questo è stato il primo film sonoro tedesco e lo si può facilmente notare osservando quanto vengano accentuate tutte le note di colore musicale ed ambientale che provengono dal palco anche quando si è dietro le quinte o nel locale adiacente.
L'espressionismo, nella lettura di von Sternberg, si avvale dei forti contrasti luminosi per sottolineare una vicenda che è pervasa da un senso di ineluttabilità in cui la morte si fa presente sin dai primi minuti. Quell'uccellino che dalla gabbia passa alla stufa accesa di casa prefigura il futuro del rigido professore che inizierà in poco tempo un percorso di inarrestabile discesa.
Il personaggio più complesso resta quello affidato a Marlene. Perché Lola Lola è una seduttrice consapevole di esserlo ed altrettanto conscia del fatto che è quella la sua essenza. Quando canta (nella sequenza rimasta nella memoria collettiva): "Ich bin von Kopf bis Fuß/Auf Liebe eingestellt/Denn das ist meine Welt/Und sonst gar nichts (Sono dalla testa ai piedi/in sintonia con l'amore/Perché questo è il mio mondo/E nient'altro) ha dichiarato il suo non essere né buona né cattiva. È così. Senza che si rendano necessarie ulteriori giustificazioni. Era difficile rendere sullo schermo un personaggio simile e la Dietrich ci è riuscita in una fusione di sensualità, slanci di tenerezza e determinazione. Con von Sternberg avrebbe girato altri sei film ma L'angelo azzurro resta al vertice della loro collaborazione.
Recensione da:
Giancarlo Zappoli