L'alloggio Segreto
(Da Il diario di Anne Frank)
Teatro
Drammatico
Per la giornata della memoria
diElisabetta Tonon
conElisabetta Tonon Teatro Degli Adriani con la Compagnia delle Formiche
produzione: ITA (2008)
Per la giornata della memoria, il Teatro degli Adriani con la Compagnia delle Formiche porterà in scena L'alloggio Segreto, da Il diario di Anne Frank,
di e con Elisabetta Tonon per la Settimana della Memoria.
Anna è un'adolescente che realizzerà il suo sogno in un momento straordinario in cui essere giovani e avere degli ideali è praticamente impossibile: “Ecco che cos'è difficile in quest'epoca: gli ideali. I sogni e le belle aspettative non fanno neppure in tempo a nascere che già vengono completamente devastati dalla realtà più crudele. È molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni perchè sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perchè credo tuttora all'intima bontà dell'uomo.”
Anna ha tredici anni e per il suo compleanno riceve un diario. Anna scrive delle sue passioni: le stelle del cinema, gli alberi genealogici delle case reali, gli intrecci della mitologia. Anna chiacchiera in continuazione, adora la storia e odia l’algebra. E’ circondata da amiche e da noiosi corteggiatori ma non ha “l’amica del cuore”, “perché in fondo - scrive - la gioventù è più solitaria della vecchiaia”.
Anna si ritiene una ragazza fortunata perché ha un alloggio segreto dove crescere e giocare, un luogo in cui scoprire la vita nelle piccole cose e in spazi ristretti. Anna nella sua stanza segreta si innamora, si traveste, balla da sola davanti allo specchio, scrive fiabe e sogna. Sogna il successo, la fama come giornalista o scrittrice: “riuscirò mai a scrivere qualcosa di grande?”
Anna è un’adolescente che realizzerà il suo sogno in un momento straordinario in cui essere giovani e avere degli ideali è praticamente impossibile: “Ecco che cos’è difficile in quest’epoca: gli ideali, i sogni e le belle aspettative non fanno neppure in tempo a nascere che già vengono […] completamente devastati dalla realtà più crudele. E’ molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perché credo tuttora all’intima bontà dell’uomo.”
Anna Frank è una bimba ebrea che diventerà una donna. Una giovane donna coraggiosa che diventerà immortale morendo nel lager di Bergen-Belsen nel febbraio del 1945.
Ma chi è veramente Anna?
Di sé lei scrive nell’ultima pagina del suo diario: “La mia anima è come se fosse divisa in due parti. […] In compagnia la Anne buona non si è fatta mai vedere, neppure una volta, mentre quando sono sola è lei a prevalere.”
Il tentativo che l’attrice fa è di restare sola con la vera Anna. Di trovare il modo. Di farci provare ad essere per un momento come lei. Come vorremmo tanto essere. Per scoprire come ha fatto. Come si fa. A continuare a vedere nell’uomo qualcosa di buono, ad amare così fortemente la vita, a credere ancora, nonostante il mondo ti stia strappando tutto, che “tutto tornerà a volgersi al bene, che anche questa durezza spietata finirà e che nel mondo tornerà tranquillità e pace”.
Recensione da: