Lei
(Her)
Film
Drammatico
Un melodramma di fantascienza che non teme la tecnologia ma guarda l'uomo riflesso in essa
di Spike Jonze
con Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Scarlett Johansson, Chris Pratt, Portia Doubleday, Katherine Boecher
durata: 120 min. produzione: U.S.A. (2013)
Link al sito: http://www.herthemovie.com/#/home
Anticonvenzionale, poetico, ricco di sentimenti, capace di sviscerare la natura più intima dell’uomo, questo è "Her", il nuovo capolavoro di Spike Jonze, che dopo il successo dell’intrigante e metaforico "Nel paese delle creature selvagge" crea un’opera completamente diversa, ma altrettanto forte a livello emotivo e psicologico. Jonze propone stavolta un’analisi della natura umana, del suo bisogno di essere felice, di superare il senso di vuoto e soprattutto di isolamento, perché l’uomo è un animale socievole. Tra commedia e dramma sentimentale, in un mix eccezionale fra reale e irreale, tra dialoghi divertenti e altrettanto dolorosi, viene analizzato il rapporto fra l’uomo e la macchina. E’ innegabile che dal lontano 1940 circa, quando nacque il primo "computer", la tecnologia in questo campo si sia evoluta a gran velocità e il rapporto con la "macchina" stia diventando ogni giorno più stretto, quasi una dipendenza ed è partendo da questa considerazione che prende vita l’idea di "Her". In un futuro, forse non troppo lontano, fra grattacieli e videogames olografici, in contrasto con il look e gli arredamenti anni ’70 dai colori pastello, vive Theodore Twombly, interpretato da un eccezionale e stupefacente Joaquin Phoenix, che lavora come scrittore presso un’azienda che confeziona lettere sentimentali a pagamento per i clienti. E’ un poeta che vive i sentimenti degli altri senza però far chiarezza sui propri, senza riuscire a superare il dolore causato dal divorzio imminente. La disperazione e la solitudine lo schiacciano tanto che decide di acquistare il nuovo e rivoluzionario sistema operativo in grado di relazionarsi e ragionare con l’utente, ma soprattutto in grado di "crescere" attraverso l’esperienza. Con il tempo Theodore proietta i sentimenti sulla voce del sistema operativo OS, che ha assunto il nome di Samantha, creando una relazione sentimentale impossibile e illogica come gli sottolinea l’ex moglie, interpretata da Rooney Mara. Lei è la voce del raziocinio cui fa da contraltare quella del sentimento rappresentata dalla migliore amica di Theodore e qui interpretata da Amy Adams, cui si aggiunge quella timida e impacciata di Olivia Wilde, presente in un piccolo cammeo. Non ci sono preconcetti, tutto viene rappresentato con raffinatezza ed eleganza, mostrando i diversi sentimenti di Theodore, un’analisi profonda e onesta che mostra la crescita di una persona, e perché no, anche di un sistema operativo. "Her" è un’opera carica di sentimenti, struggente, romantica, delicata e commovente, divertente che punta tutto sull’abilità e il talento di Joaquin Phoenix. Non è la prima volta che l’attore mostra la sua capacità, ma in questo caso sembra superare i suoi limiti immergendosi completamente nel ruolo e creando un uomo vero ricco di sentimenti, confuso, mite e dolce, che desidera solo essere felice, un animo poetico capace di trascendere la materia e innamorarsi di una semplice voce o meglio dell’intelligenza di un’altra intelligenza, sia puressa semplicemente un sistema operativo. E’ un’opera geniale, intensa e talmente articolata che è ben difficile da incasellare e proprio per questo è un capolavoro. La frase: "Come ci si sente ad essere vivi in quella stanza?". a cura di Federica Di Bartolo
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