Lo schiaccianoci e i quattro regni
(The Nutcracker and the Four Realms)
Film Ragazzi
Azione, Avventura
Uno spettacolo per gli occhi, ma non solo: a riempiere scene e costumi c'è una bella avventura, tutta al femminile.
diLasse Hallström, Joe Johnston
conMackenzie Foy, Keira Knightley, Helen Mirren, Morgan Freeman, Jack Whitehall, Matthew MacFadyen, Ellie Bamber, Richard E. Grant, Miranda Hart, Misty Copeland, Sergei Polunin
durata: 99 min. produzione: U.S.A. (2018)
Link al sito: https://www.facebook.com/DisneyLoSchiaccianoci
Come ogni vigilia di Natale, la famiglia Stahlbaum si riunisce nel grande salone di casa Drosselmeyer per fare festa. Ma è una vigilia triste per Clara e i suoi fratelli, perché la loro mamma, Marie, è morta da poco. Prima di avviarsi alla serata, il padre consegna i regali che la moglie ha lasciato loro: è così che Clara riceve in dono uno strano scrigno, chiuso a chiave. Ed è cercando la chiave, rubata da un topo, che si ritroverà in un paese magico e, con l'aiuto dello Schiaccianoci Phillip, dovrà combattere per riportare l'armonia tra i quattro regni che lo compongono.
Due forze muovono il mondo, sembra dire il copione di Ashleigh Powell: una è una forza fisica, su cui opera la meccanica, e in un certo senso anche la meccanica del corpo nel balletto, l'altra è una forza psicologica, si chiama coraggio, e su di essa occorre fare leva quando la vita diventa difficile.
A contenere entrambe le forze è il personaggio di Clara, che fa la sua comparsa per la prima volta in questa riscrittura della favola originale, quasi un suo sequel; ma, più in generale, è il film nel suo complesso a catturare anche perché costruito come un ingranaggio, un percorso attraverso ambienti diversi ma ugualmente fedeli, visivamente, al tema del movimento meccanico, che sia quello cartaceo del pop-up o quello degli oggetti a molla.
Di tutte le principesse o recenti eroine dei film Disney, Clara richiama alla mente più di tutte l'Alice di Tim Burton, giovane condottiera alle prese con creature dalle fogge e dalle dimensioni carnevalesche, ma dietro il mistero della chiave e gli ingranaggi dell'orologio c'è anche il viaggio nel meraviglioso cinema delle origini di Hugo Cabret, ci sono suggestioni visive provengono dalle Cronache di Narnia e altre, fortissime, dal Mago di Oz. Eppure non è un citazionismo ingombrante, quello de Lo Schiacchianoci e i Quattro Regni, ma un modo di inserirsi volontariamente dentro un certo immaginario, classico ma in movimento: un repertorio che, con l'aggiunta del giusto peso in più, può sortire nuove magie filmiche.
Mackenzie Foy nel ruolo di Clara e Jayden Fowora-Knight in quello di Philip Hoffmann sono i giovani e bellissimi che servono alla favola, e la Mirren e Freeman una madrina e un padrino quasi scontati, ma è Keira Knightley, nei panni zuccherosi della Fata Confetto a riservare la sorpresa maggiore, insieme a Topolastro.
La strana coppia Lasse Hallstrëm-Joe Johnston, che non ha lavorato insieme ma a staffetta, ha allestito uno "spettacolo degli spettacoli", con un avvicendarsi di numeri e colori al suo interno, e con un omaggio al balletto, affidato ai ballerini Misty Copeland e Sergei Polunin. Ma il tutto non sarebbe stato sufficiente se a riempire le scene e i costumi non ci fosse stata una bella avventura, classica ma tutta girata al femminile.
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