Locandina Film Ragazzi Lupin III: Il castello di Cagliostro

Lupin III: Il castello di Cagliostro

(Rupan sansei: Kariosutoro no shiro)

Film Ragazzi

Animazione

conRoberto Del Giudice (Lupin), Sandro Pellegrini (Jigen), Antonio Palombo (Goemon), Alessandra Korompay (Fujiko), Rodolfo Bianchi (Zenigata)

durata: 100 Min. produzione: GIAP. (2007)

La leggenda vuole che il re Mida di Hollywood Steven Spielberg sia uno dei più grandi fan di "Cagliostro no Shiro" (intitolato dalle nostre parti "Il castello di Cagliostro"), lungometraggio d'animazione che segnò, alla fine degli Anni Settanta, il ritorno di un giovane ma già popolare Hayao Miyazaki al servizio di Lupin, il ruba-preziosi più famoso dei cartoon, al quale si era dedicato in occasione della prima serie televisiva, nel 1971. D'altra parte, come è possibile non pensare alla trilogia di Indiana Jones - il cui primo capitolo, "I predatori dell'arca perduta", sarebbe giunto soltanto nel 1981 - nel vedere il ladro gentiluomo, affiancato dagli immancabili Goemon e Jigen, alle prese con passaggi segreti e trappole mortali contornate di resti umani in un castello del paese di Cagliostro, governato dall'omonimo conte, nonché fonte delle banconote false che stanno mettendo in ginocchio l'economia mondiale? L'occasione per poter effettuare un confronto viene ora offerta da Mikado Film, Dolmen Home Video e Yamato Video, le quali, a ben ventotto anni di distanza dalla sua realizzazione, rilanciano nelle sale cinematografiche tricolori la pellicola diretta dall'autore de "Il castello errante di Howl" (2004), in una nuova edizione rimasterizzata con un inedito doppiaggio italiano che si avvale delle voci storiche della serie, da Roberto Del Giudice a Rodolfo Bianchi, passando per Sandro Pellegrini e Alessandra Korompay. E non mancano, ovviamente, l'affascinante Fujiko e l'imbranato ispettore Zenigata, mentre l'obiettivo del trio antieroico è la bella principessa Clarissa, tenuta prigioniera dal conte ed a conoscenza della chiave per un immenso tesoro; verso cui si corre tra vertiginose scorribande sui tetti, assurdi inseguimenti in auto e travestimenti vari, senza dimenticare la consueta massiccia dose d'ironia. Perché, nell'epoca degli elaborati prodotti d'animazione realizzati in CGI e 3-D, la maggior parte dei quali presentano spesso script volti in maniera esclusiva a fare da evidente pretesto per poter sfoggiare moderne ed innovative tecniche cinematografiche, il film di Miyazaki continua a mantenere il suo status di capolavoro dei disegni in movimento da vedere e rivedere grazie soprattutto all'ottima sceneggiatura, scritta in collaborazione con Haruya Yamazaki, la quale, scandita da un ritmo decisamente coinvolgente, gioca più volte ed in maniera abile la carta dell'effetto sorpresa. Quindi, non solo per nostalgici delle intramontabili tavole bidimensionali... La frase: "Noi non abbiamo bisogno dell'Interpol per fermare Lupin" Francesco Lomuscio

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