Ortone e il mondo dei Chi
(Horton Hears a Who!)
Film Ragazzi
Animazione
Classico per bambini che si fa metafora profonda del mondo umano
diJimmy Hayward, Steve Martino
conJim Carrey, Steve Carell, Jonah Hill, Seth Rogen, Isla Fisher, Selena Gomez, Will Arnett, Dane Cook
durata: 88 MIN. produzione: USA (2008)
Link al sito: http://www.hortonmovie.com/hhw_intl/it/
Era il 1954 quando lo scrittore e vignettista americano Ted "Dr. Seuss" Geisel scriveva le avventure dell’elefantino Ortone e del suo incontro con il piccolo mondo dei Non so Chi. Più di mezzo secolo dopo, le parole prendono forma nella nuova pellicola, una delle poche non Pixar, ma Fox Animation e Blue Sky (le stesse de L’era Glaciale e Robots, firmata Jimmy Hayward (già animatore di successi come Toy Story, A bug’s life e Alla ricerca di Nemo) e Steve Martino. Una pellicola composita, divertente e coinvolgente, che apre uno sguardo, e neanche troppo irrilevante, su temi universali e importanti come la solidarietà, l’amicizia, l’identità, la famiglia. Dal punto di vista tecnico, il film è accurato, non solo nella realizzazione dei personaggi, molto fedeli a quelli del libro, ma riproposti in chiave moderna, ma anche per i paesaggi, per la realizzazione della giungla, ben descritta, in forme e colori. Pur di rimanere coerenti al modo di rappresentare di Geisel, gli autori si sono basati molto sulle illustrazioni presenti nel libro originario mentre altre idee sono state estrapolate dai disegni e dalle note dell’autore. Il mondo dei Non so Chi poi, immenso nella sua limitata dimensione, è una metafora, neanche troppo velata, su tutti quegli individui, invisibili agli occhi della società, che vivono sereni la propria vita, anche tra instabilità e incertezze. La pellicola parla molto al femminile: da una parte la figura della cangura di potere, prepotente e cinica (ma che poi saprà accettare i propri errori), e dall’altra le figlie, ben 96, del Sinda Chi di turno, viziate e vanitose, dove l’unica mosca bianca risulta essere invece l’unico, problematico, maschietto. Come detto è anche una storia che parla del valore dell’identità, quella famigliare del Sinda Chi, ma anche della dignità e del coraggio riscoperto, di Ortone. La storia tocca vari linguaggi, quello dello slapstick cinematografico, termine che indica quel modo di fare comicità, anche un pò esagerata, attraverso il corpo, ma anche quelli dei sentimenti, del cuore, dell’istinto. A prestare la voce di Ortone, nella versione originale americana è il superlativo Jim Carrey, già amico dei racconti di Dr. Seuss, per aver preso parte alla parte del Grinch nel 2000, mentre in Italia l’elefantino parla grazie a Christian De Sica, che riesce a dare al personaggio quella sensibilità recitativa, che ce lo fa amare in tutta la sua "umanità". Una pellicola buonista sì, ma per niente banale. La frase: "Ogni persona è importante, per piccola che sia". Andrea Giordano
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