Locandina Film Zero Dark Thirty

Zero Dark Thirty

Film

Drammatico

Un film raro e imperdibile che narra con impegno e misura la storia di una (magnifica) ossessione

diKathryn Bigelow

conJessica Chastain, Scott Adkins, Joel Edgerton, James Gandolfini, Jennifer Ehle, Taylor Kinney, Mark Strong, Chris Pratt, Jason Clarke, Mark Duplass, Harold Perrineau, Kyle Chandler, Frank Grillo

durata: 137 MIN produzione: U.S.A. (2012)

Link al sito: http://www.zerodarkthirty-ilfilm.it/

ZERO DARK THIRTY: 10 ANNI DI CACCIA A OSAMA BIN LADEN La caccia a Osama bin Laden è stata argomento di preoccupazione per tutto il mondo e due differenti amministrazioni presidenziali americane. A mettere a segno quella che viene definita l' "operazione più complicata" della storia moderna è stato un piccolo team di agenti della CIA, il cui operato è rimasto avvolto nel mistero fino a quando il duo creativo composto dalla regista Kathryn Bigelow e dallo sceneggiatore Mark Boal (newyorkese e per vari anni corrispondente di guerra per alcuni magazine), premiati con l'Oscar per The Hurt Locker, ha cominciato a lavorare ad un film che ne raccontasse la decennale fatica. Avendo accesso a documenti riservati, la Bigelow e Boal hanno ricostruito le operazioni di ricerca e di cattura di bin Laden in maniera fedele, con l'obiettivo di portare lo spettatore all'interno dei centri del potere e in prima linea insieme agli agenti. Partendo dall'attacco alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001 e dalle analisi dell'Intelligence che ritenevano impossibile la cattura, Zero Dark Thirty ripercorre dieci anni di storia americana - e mondiale - terminando con l'assalto in terra pakistana, ad Abbottabad, del maggio 2011, quando nel corso di una rischiosissima operazione segreta il piccolo nucleo di agenti - che non avevano mai smesso di credere nella riuscita della loro missione - sono entrati nel covo di bin Laden e lo hanno ucciso. Nel mettere in scena i dieci anni di tentativi, di viaggi da una nazione all'altra e di agenti che hanno messo da parte la loro vita per dedicarsi alla loro "causa", la Bigelow e Boal hanno voluto creare in primo luogo un'opera cinematografica che racchiudesse al suo interno la stessa scansione e le stesse emozioni umane di un romanzo storico (per Boal di ispirazione è stato il New Journalism degli anni Sessanta, capace di coniugare le tecniche di scrittura letteraria con la descrizione di eventi reali), raccontando anche di espisodi e situazioni morali alquanto discutibili - come ad esempio il ricorso alla tortura" - nel nome della veridicità di quanto mostrato. ZERO DARK THIRTY: UN MIX DI REALTÀ, DOCUMENTARIO E FINZIONE Zero Dark Thirty - in gergo militare, l'espressione indica l'ora della notte (00:30) in cui i Navy Seals hanno messo piede sul composto che li ha portati fino al rifugio di bin Laden - rappresenta anche la produzione più ambiziosa di Kathryn Bigelow, prima donna a vincere un Oscar per la regia, che si è avvalsa delle prestazioni naturalistiche di un cast d'alto livello, di tecniche di fotografia innovative per girare in condizioni estreme con scarsa illuminazione e di una direzione artistica stratificata che curasse ogni minimo aspetto. I documenti e le testimonianze reali raccolte hanno portato la Bigelow e Boal a scegliere di raccontare la storia attraverso gli occhi di Maya, una giovane ufficiale della CIA il cui compito è rintracciare i terroristi. Maya, personaggio che si basa su una persona reale, è interpretata da Jessica Chastain e la sua evoluzione in Zero Dark Thirty - dall'innocenza iniziale alla determinazione finale, passando per i vari orrori di cui è testimone - rappresenta metaforicamente l'evoluzione di un'intera nazione in lotta contro gli spietati calcoli del mondo terrorista. A differenza di The Hurt Locker, in cui personaggi di fantasia si confrontavano con il terrificante mondo reale dell'Iraq, per Zero Dark Thirty la regista e lo sceneggiatore hanno usato un approccio distintivo e singolare: trattandosi di un'amalgama di azione, di investigazione e dramma, hanno infatti scelto un mix tra documentario e finzione, un ibrido emozionante che segue da vicino ciò che già era noto della caccia dell'Intelligence mentre si fa luce su molti aspetti bui e oscuri che nessuno conosce. In questo modo, Zero Dark Thirty riesce a raffigurare abilmente i misteri del coraggio umano e le ambiguità di una situazione in cui le normali regole morali non sono più applicabili UN FILM MODIFICATO DAGLI EVENTI Nella storia dei piani di caccia ai criminali internazionali, la ricerca di Osama bin Laden non ha avuto precedenti. Dopo essere fuggito dall'Afghanistan, attorno a lui si era creata una fitta rete che rendeva difficile il compito degli agenti della Cia, impegnati sul fronte professionale a mandare avanti la loro missione e sul fronte personale a non farsi travolgere dalla stessa. A grandi linee era di questo e della mancata cattura di bin Laden a Tora Bora che doveva narrare Zero Dark Thirty, il cui progetto è nato nella mente di Kathryn Bigelow e Mark Boal molto tempo prima della fatidica uccisione di bin Laden avvenuta nella notte tra l'1 e il 2 maggio 2011. Il progetto, grazie all'interessamento della produttrice - e finanziatrice - Megan Ellison era già in fase di pre-produzione quando la notizia della morte del numero uno di Al-qaeda ha spinto la Bigelow e Boal a rivedere tutta la storia da raccontare e a focalizzare l'attenzione sul personaggio di Maya, descritto solo nel "presente" del film e senza far mai riferimento a elementi del suo passato biografico per non dare spunti utili ad individuare di quale persona reale si tratti.

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